Intervista a Markantonio

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In occasione di Boiler Room Napoli abbiamo avuto l’occasione di fare alcune domande a Markantonio.

Dj, producer, e Label Manager, è una figura di spicco della Techno italiana a livello planetario.

Con all’attivo date in tutto il mondo ,e collaborazioni con alcuni tra i più importanti artisti della scena elettronica internazionale, ad oggi Markantonio è uno degli ambasciatori della Techno nostrana nel mondo.

 

DH: Prima volta Boiler Room per te che giochi in casa, come ci si sente?

M: Sono abbastanza emozionato, ma allo stesso tempo mi fa piacere perché sono circondato da amici e da persone che mi conoscono da tempo… emozionato e felice!

 

DH: Napoli è terra di musica: nel mondo della musica elettronica gli italiani di successo nel mondo sono tuoi vicini di casa, marco carola, Joseph, Rivastarr, per fare alcuni nomi: cosa pensi che ci sia di speciale nella tua terra, per darvi questa marcia in più?

M: Io credo che forse è proprio il fatto che noi non avevamo tante possibilità di lavoro, di sbocchi, se guardi siamo tutti coetanei più o meno, credo che in quel periodo Napoli sia stata veramente la culla di una scena che oggi gira per il mondo, c’erano tantissimi locali al centro nei quali potevamo suonare e provare la nostra musica. Oggi un po’ questo si è perso, credo sia una cosa storica perché a Napoli da sempre sono nati artisti, musicisti, attori, credo che anche noi abbiamo seguito un pò la storia della città.

 

DH: Sfogliando la tua Biografia e la lista delle tue produzioni non possiamo non notare nomi come Mauro Piccotto, Rino Cerrone, Umek, Paco Osuna, Alan Fitzpatrick, Varela, Joseph Capriati, etc..quanto ti ha dato, come dj e producer il fatto di aver condiviso il tuo percorso con personaggi come loro?

M. Sicuramente tantissimo, e questo si allaccia alla domanda precedente. In quegli anni è stata una grossa fonte d’ispirazione incontrare personaggi del genere, parlare, andare in studio insieme, scambiarsi idee e opinioni, è stato fondamentale per la mia crescita avere la possibilità di collaborare con tutte queste persone.

 

DH: Hai girato il mondo riscontrando sempre un grande successo: qual è stato il posto (escludendo l’Italia e la tua città) che ti ha colpito di più?

M. Ce ne sono tanti, sono molto legato alla Colombia in particolare, e anche alla Bulgaria. Posso aggiungere anche la Spagna?

 

DH: AnalyticTrail è la tua label: sei un dj, un producer, ed un label manager. Come convivono queste tre diverse figure nel tuo quotidiano? C’è una parte che ha il sopravvento sulle altre?

M. Ne parlavo prima in macchina, quello che mi ha assorbito di più è stato fare il producer, il producer ha bisogno di tempo, tempo mentale per covare le proprie idee e farle nascere. Credo che il tempo da producer sia quello che manca di più.

 

DH: Usciamo dal “personaggio” di Markantonio per come lo possiamo conoscere attraverso le date, le produzioni, ed i dj set: che musica ascolta il Markantonio quando non parliamo di musica elettronica?

M. Ascolto un po di tutto, dai Massive Attack al rock, i Rem, gli U2, Elettronica, mi piace molto l’etichetta Warp. Con mia figlia ascolto anche lo Zumba!

 

DH: Ultima domanda, forse la più complicata: Napoli è una città considerata difficile, e crescere a Napoli e nella sua provincia porta alcuni ragazzi a perdere la “retta via”. Nel corso della storia la musica, partendo dal neomelodico, passando dalla canzone tradizionale, al rap, è costellata di iniziative che provano a “levare” i ragazzi dalla strada attraverso la musica: credi che la musica elettronica possa dare o stia dando il suo contributo in questo?

M. Credo assolutamente di si, è fondamentale. In un certo senso ha dato una strada anche a me, anche io come tutti gli altri ragazzi non sapevo cosa fare, soprattutto i maschi tendono a perdersi e ad avere sempre a che fare col più forte, magari per farsi proteggere, e si finisce per trovarsi in certi giri più per debolezza che perché lo si senta dentro. La musica mi ha tolto dalla strada, mi ha fatto rimanere a casa, a dedicarmi agli strumenti, a leggere per cercare di capire come funzionassero, a dedicarci tutto.  La musica mi ha portato anche a cambiare le amicizie. Credo dovrebbero esserci molte più iniziative di questo tipo.

Ringraziamo Markantonio per la disponibilità e la cortesia, e Leo Perini ed Andrea Vannelli, nostri inviati sul posto.

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