intervista a Richey V di VOID (Milano)

Lagarty Photo
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Richey, 29 anni, italiano: oltre a questo ed escludendo la musica, chi è Richey V? Cosa ci racconti di lui?
Ciao a tutti! Togliendo la musica e quindi togliendo gran parte di tutto sono un grande appassionato di tutto, Cinema, Arte, Libri e sopratutto le persone che credo siano nel bene o nel male la più grande ispirazione possibile e tutto ciò che può darmela per quello che è la mia vita e cioè musica e organizzazione eventi che è il mio lavoro da 10 anni ormai

VOID: la nuova realtà techno travolge la scena milanese. Che cos’è e com’è nata?
Io dopo una lunga e importante esperienza al Plastic di Milano e al “vecchio” Rocket con Indierocketparty senza dimenticare tutti i mille party al Magnolia diciamo che ci sono arrivato un pò dopo ma è stato un percorso giusto e sincero, di sicuro ci sono tante cose buon e alcune meno (gusto personale) ma la scena c’è e quello in cui si può caratterizzare la nostra serata è il fatto di essere nel mezzo, cassa grossa e potente ma anche tanto groove e sopratutto uno staff meraviglioso che ti fa sentire a casa e che lo fa per la maggior parte per passione vera.

In questi anni di attività hai raccolto molte soddisfazioni, avendo l’occasione di essere sulla stessa consolle di autentici miti del nostro settore: chi ti ha colpito di più? Qualè stata l’esperienza più forte?
Sono stato davvero fortunato da quando da 3 anni collaboriamo con Amnesia Milano una volta al mese ho avuto l’occasione di suonare letteralmente con alcuni del miei miti, anzi quasi tutti, da Chris Liebing, Ilario Alicante, Recondite a Len Faki e tanti tanti altri! Se devo tirare fuori un ricordo forse ti direi il primo Social Music City a cui ho suonato, un bordello assurdo davanti e dietro tutti i miei amici di una vita e dopo di me Sam Paganini uno dei miei artisti preferiti e anche grande persona e amico, l’abbraccio a fine del mio set prima che iniziasse lui non potrò mai dimenticarlo!

Ratis è la tua nuova creatura: dopo essere nata come progetto è diventata una label a tutti gli effetti. Chi è coinvolto a parte te in questa avventura e dove si colloca nel panorama techno?
Avevo sempre detto che non avrei mai aperto un etichetta e invece eccoci qui a un anno e mezzo dalla nascita con tanto lavoro, nel dettaglio (si sono un rompiballe perfezionista) e tantissime soddisfazioni sinceramente inaspettate, tutte le uscite sono state suonate da grandi dj e anche da pubblico sono state accolte alla grande. Se mi chiedi dove ci collochiamo ti direi semplicemente nella techno da big room che piace a noi, cassa importante, giusto groove da pista e poi la personalità di tutti i ragazzi che sono usciti e usciranno.

Photo: Gabriele Telaro
Photo: Gabriele Telaro

Producer, Dj: quale parte è dominante rispetto all’altra?
Faccio il dj più o meno dal doppio del tempo da cui faccio il producer e avendo la fortuna di avere tante date sono “costretto” a dedicare molto più tempo ai set a cui tengo tantissimo, quindi dipende dai periodi ma sicuramente più dj!

ha partorito alcuni tra i più importanti dj e produttori del panorama mondiale, ma quasi tutti hanno trovato il successo e la realizzazione prima in terra straniera: da operatore vedi un motivo in questa anomalia? Pensi che stia cambiando qualcosa?
Non credo, il pubblico italiano è pazzesco, fortissimo con una grandissima passione per la techno e lo dimostrano le serate e i festival enormi sold out qui in Italia semplicemente abbiamo sempre bisogno di avere una conferma dall’estero cioè se quella cosa è apprezzata anche li allora ci “convinciamo” diciamo così!

Qual è la tua posizione in merito alla ghost production? Cosa ne pensi?
Non penso, ognuno faccia ciò che vuole mi sembra solo una follia è come se qualcuno mi preparasse il set per me, che significato ha? e poi in che modo riesci a far davvero vedere chi sei? ma lasciamo perdere sto argomento che è meglio e ripeto ognuno faccia ciò che vuole…

Ultima domanda: Mi parlavi di una novità bomba, puoi anticipare qualcosa?
Il 31 Maggio io e il mio compare Simone Zino faremo uscire un ep con Redimension l’etichetta di Joseph Capriati il mio dj preferito, inutile dire quanto questo mi riempia di onore e felicità..

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