Nasce la club connection: Pioneer DJ lancia KUVO

Dal comunicato stampa di Pioneer Italia:

 

KUVO_logo

“15 ottobre 2014

Pioneer lancia KUVO: una innovativa App (iOS e Android) e un sito web che rivoluzioneranno il modo in cui clubber, DJ e discoteche comunicano fra loro. I locali più trendy e rappresentativi delle città come Ibiza, Londra, Los Angeles, Singapore, Dubai e Tokyo hanno già cominciato a usare KUVO, ponendo le basi della club community di nuova generazione.

KUVO offre agli amanti della dance music informazioni in tempo reale sulle performance dei DJ e sulle discoteche in cui stanno suonando in quel momento, dà la possibilità di scoprire le loro playlist e di indicare il proprio gradimento grazie alla funzionalità “mi piace”; è inoltre possibile acquistare direttamente le tracce ascoltate. Con l’applicazione KUVO per smartphone e il sito web dedicato, i cultori del genere potranno conoscere le ultime tendenze musicali, le attività dei club più vicini e scoprire nuovi DJ e nuovi locali.

KUVO metterà in contatto le discoteche con il pubblico di appassionati alla ricerca della migliore musica dance, dei DJ più quotati e degli eventi più trendy. Installando un KUVO box, i locali saranno in grado di fornire informazioni live sulla musica suonata in ciascuna delle loro sale, con la possibilità di promuovere la loro attività e di raggiungere un numero sempre più elevato di utenti. Allo stesso modo i DJ potranno aumentare la loro popolarità e promuovere il proprio sound aggiornando il profilo, inserendo messaggi promozionali e informazioni aggiuntive relative alle tracce.

“I prodotti della gamma professionale di Pioneer DJ rappresentano lo standard di riferimento per i dance club di tutto il mondo. Con la nascita di KUVO si verrà a creare una nuova piattaforma di comunicazione, un network internazionale di club e DJ in grado di condividere in tempo reale le informazioni relative alle tracce musicali e offrire ai clubber un’esperienza entusiasmante e interattiva”, spiega Roberta Bontempi, Responsabile Marketing & Communicaton di Pioneer Italia.

Le discoteche potranno richiedere un KUVO box gratuito, da collegare ai CDJ e mixer Pioneer in consolle, tramite Pro DJ Link LAN. I DJ non dovranno far altro che suonare il loro set e le informazioni relative alle tracce verranno automaticamente inviate dalla consolle al server cloud di Pioneer, a cui i clubber potranno accedere tramite l’App KUVO o il sito web.

Nell’ultimo anno, Pioneer ha lavorato attivamente con numerose discoteche per “popolare” la piattaforma KUVO. La rete riceve le informazioni in tempo reale dalle consolle dei locali di Londra, New York, Parigi, Sydney, Tokyo e Las Vegas, con le set list inviate direttamente dalle piste dei più famosi club come il Ministry di Londra, il Mansion di Miami e lo Space di Ibiza. Pioneer continuerà a collaborare con le discoteche più prestigiose del mondo per costruire un innovativo e ricco network internazionale di contenuti per la community KUVO.”

 

..Lato pratico, di cosa stiamo parlando?

Stiamo parlando di quella che potrebbe essere la nascita di un vero “clubbin 2.0”: sei in giro con amici per la tua Città, non sai cosa fare, ti colleghi all’app di Kuvo, e vedi in tempo reale chi sta suonando cosa e dove. Semplice… no?

Probabilmente ci troviamo ad assistere ad una rivoluzione in tutto quello che il mondo della musica elettronica, nel bene e nel male. Stai assistendo ad un set di un Dj e ti piace una canzone? Kuvo ti da titolo ed artista. non sai bene “tizio” che tipo di serata fa, o sei curioso di sapere se ha messo questa o quella traccia? Kuvo può darti tutta la playlist.

Gioie e dolori, perché mentre da un lato possiamo “origliare” cosa sta succedendo in un locale prima di pagare l’ingresso, perdo un pezzo di esclusività e di emozione: personalmente mi darebbe noia l’idea di fare ore di ricerca per preparare la selezione perfetta per la serata, e sapere che le mie ore di lavoro saranno gratuitamente sulla app di chi non era tra il pubblico sotto forma di un’ideale lista della spesa servita freddamente nero su bianco.

Sicuramente faremo un passo avanti per quanto riguarda il riconoscimento del lavoro di un producer: se il sistema in automatico può riconoscere le tracce riprodotte (un po come se fosse uno Shazam) e “dichiararle”, allora potrà anche contare le riproduzioni per ogni singolo brano su scala mondiale, e di conseguenza ripagare il producer con le sue royalties, cosa che oggi è facilmente aggirabile. In italia (anche se vedo difficile la combinazione tra Kuvo e Siae) potremmo dire addio ai Borderau, alla registrazione delle copie lavoro, e tutte le altre lungaggini burocratiche, aumentando però la sicurezza del rimborso agli artisti.

Sicuramente siamo davanti ad una possibile svolta epocale, ma come per ogni innovazione, il verdetto ultimo lo darà il mercato.

 

Link al comunicato Stampa ufficiale:
http://www.pioneer.eu/it/newsroom/news/KUVO_IT/page.html